La stagione sciistica si è aperta ma per alcuni operatori del settore i problemi si avvertono di più proprio in questi giorni; è il caso dei gestori degli impianti sciistici del Mottarone, un comprensorio che si trova sopra il versante piemontese del Lago Maggiore, in provincia di Verbania. In questa zona, che ha registrato negli ultimi anni circa 60.000 presenze, si possono contare 21 piste per tutti i livelli di difficoltà, quindici maestri di sci, noleggiatori e improvvisamente i frequentatori abituali, proprio soltanto pochi giorni dopo l'apertura ufficiale degli impianti, hanno visto mettere i sigilli.
Infatti all'inizio di dicembre sono intervenuti i Carabinieri che li hanno bloccati per questioni legate al pagamento del canone da parte della società S4 che li gestisce alla famiglia Borromeo che è proprietaria dei terreni. La famiglia Borromeo ha spiegato le sue ragioni dicendo che si è vista costretta a dare lo sfratto perchè le quote di canone previste per l'anno in corso e altri arretrati non erano stati versati dalla società di gestione del complesso; ribadisce tra l'altro che rientra anche nel loro interesse il funzionamento a pieno ritmo delle strutture sciistiche per richiamare il turismo.
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| Lo stemma della scuola sci |
Nonostante questo, le notizie delle ultime ore fanno ben sperare; sembra che la stagione sciistica al Mottarone sia salva visto che proprio ieri il sindaco di Stresa ha annunciato che nel giro di pochi giorni le terre dei campi di sci diventeranno suolo pubblico e gli impianti potranno tornare funzionanti a breve in modo tale da salvare anche tutta una serie di posti di lavoro che ormai erano davvero a rischio.