SCANDALO IN CINA: IL 70% DELLE DONNE SUBISCONO STALKING, VIOLENZA CARNALE E MOLESTIE SUL LAVORO

E' l'altra faccia del boom economico cinese, quella triste, quella vergognosa, quella che si paga a caro prezzo, con la dignità della propria persona. 

La notizia viene da Shanghai e fa letteralmente rabbrividire: circa il 70% delle operaie delle fabbriche dell'ormai famoso distretto di Guangzhou, (ex Canton), sono state vittime di violenza sessuale o comunque di molestie a sfondo libidinoso.

Sono i risultati raccapriccianti di un sondaggio condotto tra le operaie da una associazione che si occupa da vicino dei diritti dei lavoratori, la Sunflower Women Workers Centre. Secondo quanto è emerso dall'indagine, una buona percentuale, il 15% delle dipendenti, è stata costretta a licenziarsi proprio perchè esasperata dalle continue e perverse attenzioni dei colleghi e dei datori di lavoro. 
Il grosso problema è che, una volta lasciata l'occupazione, diventa naturalmente difficile trovare subito un impiego.

Le operaie in questione sono, in genere, lavoratrici di catena di montaggio: sempre secondo il sondaggio, il 32% ha denunciato continui palpeggiamenti dal personale maschile; il 25% riceve continuamente telefonate oscene mentre al 30% sono state addirittura mostrate immagini pornografiche

Il 43% delle intervistate ha affermato di essere costrette a soffrire e a rimanere in silenzio mentre il 47% avrebbe opposto resistenza alle molestie almeno una volta: la stragrande maggioranza delle operaie, però, si è dimostrata scettica sul possibile aiuto che i sindacati, le associazioni femminili e la polizia possano dare alla loro situazione.