Forex : aggiornamento
L'euro si conferma ben intonato nei confronti del dollaro, sostenuto dalla convinzione degli operatori secondo cui la Bce non dovrebbe decidere a breve nessuna nuova misura di stimolo all'economia. Alle ore italiane l'euro/dollaro scambia in area 1,3790 da 1,3785 della chiusura di ieri, sempre in vista del massimo del 2013 di 1,3833 toccato in ottobre.
Nell'ultimo mese l'euro si è apprezzato di circa il 4% nei confronti del biglietto verde e qualche analista comincia a suggerire cautela sulla valuta unica.
"Abbiamo ora la raccomandazione di andare corti sull'euro/dollaro, con un target al ribasso a 1,32 e un stop posto a 1,3975", si legge in una nota di Bnp Paribas.
"Riteniamo che i differenziali di rendimento torneranno probabilmente a muoversi a sfavore dell'euro nel breve termine".
Si esaurisce invece il breve tentativo di recupero mostrato dallo yen nella prima parte della seduta, con la divisa giapponese che torna adavvicinarsi ai recenti minimi su euro e dollaro.
Negli Stati Uniti sembra avvicinarsi un accordo parlamentare per un piano biennale sul bilancio pubblico che potrebbe fornire alla Fed lo spunto per l'avvio della fase di riduzione dello stimolomonetario, che alcuni operatori vedono possibile già nel meeting della settimana prossima.
Il dollaro/yen scambia a 102,70 da 102,42 dell'ultima chiusura, dopo essere sceso al minimo intraday a 102,40 ad inizio seduta.
Martedì il cambioaveva toccato un massimo da sette mesi a 103,40.
Andamento analogo per l'euro/yen a 141,55 da 141,22, in risalita dal minimo intraday di 141,17. Sempre martedì il cambio toccava un nuovo massimo da cinque anni a 142,19.
Euro stabile nel corso della mattinata ma sempre su posizioni di relativa forza nei confronti del dollaro, sostenuto dalla convinzione che la Bce non dovrebbe decidere nessuna nuova misura di stimolo all'economia,almeno nel breve periodo.
A metà mattinata l'euro/dollaro tratta in prossimità del minimo intraday di 1,3774 ma, di fatto, sempre in vista del picco di quest'anno, quota 1,3833 toccata in ottobre.
Tuttavia diversi operatori ipotizzano che -anche alla luce del recente rialzo, +4% nei confronti del biglietto verde in un mese - l'euro possa presto diventare oggetto di prese di beneficio.
D'altra parte negli Stati Uniti i Repubblicani, che controllano la Camera, sembrano ormai indirizzati a votare a favore, oggi, del piano biennale sul bilancio pubblico.
L'accordo potrebbe fornire alla Fed lo spunto giusto per l'avvio della fase di riduzione dello stimolo monetario, che alcuni operatori vedono possibile già nel meetingdella settimana prossima.
Resta invece sotto pressione lo yen, dopo un timido tentativo di recupero ad inizio seduta.
Euro e dollaro viaggiano di nuovo in vista dei massimi sulla valuta giapponese, rispettivamente da cinque anni a 142,19 e da sette mesi a 103,40, toccati entrambi martedì scorso.