In attesa della riunione della Fed il 18 di dicembre, "alcuni elementi di incertezza si stanno poco alla volta chiarendo: il dato dell'occupazione statunitense ha confermato lo stato di salute del mercato del lavoro, ieri c'è stato l'accordo preliminare sul tema della riduzione del deficit e in piu' si e' arrivati al via libera della Volker Rule, che separa il proprietary trading dall'attività commerciale.
La Fed ha diversi elementi a sostegno dell'avvio della riduzione del piano di acquisti".
Lo ha affermato l'economista Antonio Cesarano, di Mps Capital Services, ai microfoni di Class-Cnbc (televisione del gruppo Class E. che assieme a Dowjones & Co. controlla questa agenzia).
Sul fronte valutario il movimento del dollaro contro l'euro si spiega perché il tapering non vorrà dire necessariamente un'imminente fase del rialzo dei tassi.
L'area euro sta sperimentando di nuovo, in coda d'anno, un ennesimo flusso di ingresso di capitali che spiega la forza dell'euro contro il dollaro".
Dalla Bce l'esperto si attende "manovre finalizzate alla realizzazione di una fase di 'disinflazione al rallentatore'".
Tra le ultime dalla borsa spicca la performance dell'euro rispetto alla moneta americana.
L'euro si mantiene in marginale rialzo sul dollaro, non distante dai massimi da sei settimane segnati ieri, supportato dalla riduzione della liquidità in eccesso nel sistema bancario europeo, unita alla scarsapropensione recentemente mostrata dalla Banca centrale europea a nuove misure espansive nel breve termine.
La valuta unica scivola, invece, sullo yen, con gli investitori che preferiscono mettere in cassaforte i profitti dal rally di quest'anno.
Intorno alle 14,30 l'euro avanza dello 0,1% circa sul dollaro a quota 1,3766