La settimana a Piazza Affari ha chiuso in rialzo accelerando dopo i dati sul mercato del lavoro statunitense.
Negli States a novembre sono stati creati 203 mila nuovi posti di lavoro, oltre le attese degli analisti che indicavano 185 mila nuovi posti, e la disoccupazione è scesa al 7% dal 7,3% di ottobre.
Questi dati, insieme al Pil del terzo trimestre uscito ieri oltre alle attese, alimentano però le aspettative di un inizio anticipato del tapering della Federal Reserve.
Questo tema sarà sicuramente il più dibattuto tra gli investitori fino al 17-18 dicembre quando si riunirà il Fomc, il braccio monetario della Fed.
In Germania questa mattina la Bundesbank ha alzato le sue previsioni di crescita sull'economia tedesca: secondo la Buba nel 2013 il Pil tedesco crescerà dello 0,5% e dell'1,7% nel 2014, mentre in precedenza aveva indicato un +0,3% per quest'anno e un +1,5% per il prossimo.
In questo quadro la settimana di Piazza Affari ha visto crescere l'indice Ftse Mib dello 0,73% a 18.124 punti.
Sul paniere principale ha brillato Pirelli che ha mostrato un progresso del 2,29% a 11,18 euro.
Bene anche Prysmian (+2,76% a 18,27 euro) in scia ad un report di Morgan Stanley.
Su Atlantia (+0,83% a 15,88 euro) è invece arrivata la promozione sempre da Morgan Stanley.
Il broker Usa ha alzato il giudizio sul titolo del gruppo che gestisce Autostrade per l'Italia a overweight dal precedente equalweight.
Tra le banche sono finite in territorio positivo Banco Popolare (+2,72% a 1,358 euro), Unicredit (+1,48% a 5,145 euro), Mediobanca (+2,02% a 6,06 euro) e Intesa SanPaolo (+1,68% a 1,692 euro). Il Montepaschi ha invece vissuto un'altra seduta sotto pressione con un calo del 2,98% a 0,163 euro. Nel corso della settimana il titolo della banca senese ha perso circa 14 punti percentuali.
L'azione risente dell'incertezza delle mosse che dovrà affrontare la Fondazione Mps, principale azionista del Monte con il 33,5% de l capitale e gravata da debiti per circa 350 milioni di euro. Telecom Italia ha perso lo 0,37% a 0,664 euro dopo che ieri il Cda ha esaminato l'operazione di emissione del prestito obbligazionario convertibile da 1,3 miliardi di euro.
In ribasso anche Autogrill e World Duty Free che hanno ceduto rispettivamente l'1,91% a 5,895 euro e lo 0,83% a 8,33 euro.