TRA BISCOTTI E BRICIOLE, GOOGLE HA PANE PER I PROPRI DENTI

Da Google, come ben sappiamo ci si può aspettare di tutto però, molto spesso non ci accorgiamo neanche che il più famoso motore di ricerca ci “spia”, o per meglio dire, tiene traccia dei nostri gusti e delle nostre preferenze attraverso i così detti “cookies”, veri e propri biscotti che si sbriciolano ogni volta che clicchiamo invio per dare il via alle nostre ricerche sul web. Tutto questo funziona per mezzo di un potentissimo algoritmo che veicola le nostre ricerche in base a quelle precedentemente effettuate e ci reindirizza verso siti affini. Sicuramente sarà capitato qualche volta di trovarsi a navigare su siti in cui, in fondo alla pagina o a destra di quest’ultima, vi sono informazioni del tutto familiari con quello che magari abbiamo cercato la il giorno prima.
Un esempio potrebbe essere questo: vogliamo acquistare un paio di scarpe su un sito. Iniziamo con le nostre ricerche e apriamo diversi siti per trovare il prezzo migliore.
Succede a volte di non riuscire a trovare ciò che 
Briciole googlle
ci piace e quindi lasciamo perdere la ricerca.
Ecco, in questo caso subentrano i cookies: all'apertura di un qualsiasi sito ecco comparire piccoli riquadri nei quali vengono sponsorizzati scarpe di tutti i tipi a prezzi scontati o addirittura le scarpe che cercavamo su un sito che non avevamo visionato.

Insomma, Google trae davvero grandi benefici dai cookies dei vari utenti poiché questi ultimi hanno un grosso valore sia dal punto di vista della visibilità di ogni singolo sito sul web sia dal punto di vista economico: più visite per ogni sito equivalgono a più introiti derivanti dalla pubblicità.