ROSNEFT è al lavoro per incrementare la quota in Saras.
La decisione finale dipenderebbe dal governo italiano.
Lo ha dichiarato il presidente di Rosneft. Rosneft è attualmente il secondo azionista dietro la famiglia Moratti (50,02%) con il 20,99% del capitale.
Il pacchetto è stato acquistato a 1,37 euro per azione.
Accordo raggiunto domenica scorsa tra il Governo iraniano e le grandi potenze (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) sulla ridimensionamento del programma nucleare del paese mediorientale.
Per gli esperti di Equita Sim, la ripresa delle esportazioni iraniane "dovrebbe rappresentare un fattore positivo grazie agli impatti del calmiere sul prezzo del petrolio".
Per Saras la ripresa delle attività finanziarie con l'Iran porterà pero' al pagamento dei carichi di greggio consegnati prima del blocco.
"Prevediamo 200 mln euro di uscite di cassa, già comprese nelle nostre stime del 2014", concludono gli analisti.
Altra news in evidenza poi è quella per la quale, in cambio di un ammorbidimento dell'embargo imposto dagli Usa e da altre grandi potenze, Teheran ha accettato di ridurre le scorte di uranio arricchito e di non avviare la produzione di materiale utilizzabile per costruire un arsenale atomico.
La notizia ha impatto sui raffinatori di tutto il mondo in quanto dovrebbe riaprire alcune rotte commerciali oggi interrotte a causa delle sanzioni: l'accordo prevede anche la rimozione del divieto, per le compagnie assicurative europee, di stipulare polizze con le navi petroliere iraniane. Saras lavorava molto con l'Iran, la società della famiglia Moratti deve a Teheran circa 200 milioni di euro.
Quadro grafico critico per Saras che oscilla a ridosso dei primi supporti posti poco sopra quota 0,85 euro.
L'eventuale violazione di questi ultimi riferimenti anticiperebbe un test della vicinissima area 0,84, dove troviamo i minimi allineati di novembre 20 12 e febbraio 2013: si tratta di sostegni determinanti in ottica di medio termine in quanto la rottura degli stessi determinerebbe l'uscita al ribasso dalla fascia laterale in cui il titolo oscilla dall'estate 2012, con probabile ritorno sul minimo storico del giugno 2012 a 0,6555.
Questo scenario verrebbe definitivamente confermato dalla violazione di 0,7745.
Segnali di forza sopra 0,92, prologo a un allungo verso quota 1,00.
Le quotazioni avrebbero a quel punto una possibilità per tentare un allungo verso il top di fine maggio 2013 a 1,1940.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 0,92 per 0,99, stop sotto 0,89.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 1 per 1,1940, ridurre sotto 0,84 e uscire alla violazione di 0,7745.