L'uomo in questione, Joe Hendrix - un 34enne armato di pistola calibro 40 - reagisce in modo impulsivo e immediato, sparando contro il povero anziano e uccidendolo.
La vedova di Westbrooke non riesce ancora ad accettare il fatto di aver perso l'uomo che amava per un simile errore di valutazione, e ha discusso dell'accaduto in un'intervista sull'argomento.
| Ronald Westbrooke, la vittima |
"Non riesco ad immaginare come abbia fatto a sentirsi minacciato da mio marito, è questo che mi sorprende" racconta Deanne Westbrooke, 70 anni "Ron non era quel tipo di persona, probabilmente aveva solo molto freddo e stava cercando aiuto, suonando i campanelli delle abitazioni vicine. Credo che volesse semplicemente chiedere aiuto, tutto qui. Non provo rabbia, solo tristezza. Non avrei mai potuto immaginare che sarebbe finita in questo modo. Ero preparata a vedere il suo Alzheimer peggiorare e a prendermi cura di lui. Avevo davvero intenzione di farlo, mai avrei pensato di dovergli dire addio in modo così assurdo!"
Secondo la polizia, un incidente accaduto in casa Hendrix - a metà Novembre - potrebbe aver posto le basi per il fatale errore.
Poco dopo che la fidanzata di Hendrix si era trasferita nel loro nuovo appartamento, un uomo si era presentato sulla soglia di casa, la notte del 19 Novembre. Cercava qualcuno con insistenza e il suo comportamento spaventò molto la fidanzata di Hendrix, che si trovava sola in casa, con due figli a cui badare. Quando Hendrix fece ritorno all'appartamento e apprese dalla compagna dell'accaduto, lo sconosciuto se n'era già andato.
Per maggior sicurezza, Hendrix decise di comprare una pistola, la stessa che, solo qualche settimana più tardi, avrebbe messo fine alla vita di un uomo innocente.
"Secondo la legge della Georgia, le persone non sono obbligate ad astenersi dall'aprire il fuoco, per proteggere se stessi da un imminente pericolo" ha spiegato Russell Gabriel, direttore del Criminal Defence Clinic, presso l'Università della Georgia "Le leggi statali permettono alle persone di ricorrere all'uso della forza per impedire a qualcuno di entrare in casa, di attaccare in modo violento o di compiere un crimine - come un furto, ad esempio"
Tutto giusto, almeno in teoria.
Ma alla fine dei conti, chi è che protegge le vittime innocenti di questi scempi, legati ai mancati controlli sulla detenzione privata delle armi da fuoco?
Nessuno.