L’icona del movimento anti-apartheid, attivista per la pace, leader dell’indipendenza e della lotta all’oppressione sociale, ambasciatore di speranza e riconciliazione, premio Nobel per la Pace nel 1993, bussola morale e padre del Sudafrica è morto ieri all’età di 95 anni.
Mandela è nato il 18 luglio del 1918 nel piccolo villaggio di Qunu, nella regione del Traskei, chiamato Madiba dagli anziani della tribù, appellativo che tutt’ora lo contraddistingue tra il suo popolo. Relegato ai margini di una società razzista, ha creduto fermamente nel potere dell’istruzione come arma per cambiare il mondo, convincendosi che la cultura, all’epoca riservata solo ai bianchi, avrebbe potuto diventare il mezzo più efficace per riscrivere il destino di milioni di neri. Terminati gli studi iniziò la più grande impresa della sua vita: la lotta all’apartheid. Lasciò il villaggio africano, la famiglia e le tradizioni di origine iniziando a combattere per i propri ideali nelle istituzioni politiche, dall’African national congress (Anc), alla fondazione della Youth League, fino a giungere ai vertici dell’Assemblea popolare.
Nelson Mandela, "Madiba" |
Nel 2004 si ritira dalla scena pubblica, quando ormai la sua popolarità non poteva più essere oscurata, simbolo indelebile della lotta per la giustizia.
Un uomo che ha conservato per tutta la vita la saggezza, la tenacia e l'ostinazione di sempre, trasmettendole al suo popolo e al mondo intero. Una figura storica che ha accompagnato l’umanità in un cammino più giusto, che dovrà continuare con i valori che ha lasciato, ricordando che non ci sono ostacoli alla libertà e alla pace se contrastati con la volontà.
“Un vincitore è solo un sognatore che non si è mai arreso”.
Nelson Mandela.