"LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE" - UN FILM IRONICO ANCHE PER NON DIMENTICARE

"La mafia uccide solo d'estate" è quello che si sente dire dal papà il piccolo Arturo, che vive a Palermo, una sera prima di addormentarsi. Infatti, in questo film dall'omonimo titolo, il protagonista ripercorre, ormai adulto e padre a sua volta, la sua infanzia e giovinezza proprio tenendo come punti di riferimento alcuni fatti di sangue che sconvolsero questa città. 
Così, ad esempio, il piccolo Arturo non riuscì a portare a scuola per la bella compagna Flora la merenda "Iris" perchè al bar ci fu l'agguato a Boris Giuliano; quando Flora partì per la Svizzera non riuscì a vedere il grande cuore disegnato con i gessetti da Arturo perchè proprio sotto casa venne ucciso Rocco Chinnici e tanti altri fatti ancora....L'analisi delle vicende realmente accadute viene fatta sempre con ironia e, nella prima parte del film, con gli occhi di un bambino che deve fare i conti con la realtà che lo circonda e che chiede spiegazioni ai genitori per ciò che vede. Non mancano momenti simpatici nel corso della storia, come quando Arturo, guardando un programma televisivo con il papà, si imbatte  in un discorso tenuto da Giulio Andreotti che lui interpreta come la soluzione alle sue difficoltà di bambino e così lo elegge come suo idolo con tanto di poster in cameretta e perfino nella cabina in spiaggia! 
Locandina del film "La mafia uccide solo d'estate"
"La mafia uccide solo d'estate"
Nel corso del film si vede come l'atteggiamento dei genitori, o comunque di alcuni adulti, era differente nel passato rispetto a ciò che mostra Pif al giorno d'oggi; è maturata una consapevolezza diversa di fronte alla situazione della città, emblematiche sono le immagini di repertorio relative ai funerali dei giudici Falcone e Borsellino, del Generale Dalla Chiesa con un enorme afflusso di cittadini che venivano lasciati fuori dalla Cattedrale. Senza scadere nel drammatico, nel già visto, Pif ha realizzato un film che unisce l'ironia, lo sguardo disincantato ma attento di un bambino con il desiderio di non far dimenticare avvenimenti tragici che non sono stati solamente una sconfitta per la Sicilia ma per l'intero Paese.
Nel cast troviamo anche Cristiana Capotondi nel ruolo di Flora adulta; anche lei, con l'aiuto di Arturo, riuscirà ad aprire gli occhi sulla gravità di quei fatti. 
Questo rappresenta il debutto di Pif come regista cinematografico e di meglio non avrebbe potuto fare; "La mafia uccide solo d'estate" è un film che fa riflettere, ricordare senza essere troppo pesante.