La messa in scena della Traviata di Verdi che ha aperto la stagione lirica del teatro La Scala nell'anno in cui si festeggia il bicentenario della nascita del compositore italico, è stata pesantemente contesta.
Nell'occhio del ciclone è finito il giovane regista russo e la sua austera rivisitazione in chiave moderna dell'opera.
Un tourbillion di fischi dal loggione ha polemicamente salutato l'opera.
Teatro Alla Scala |
E pensare che questa opera è stata lungamente attesa da tutti anche da "spettatori insoliti".
Il sindaco Pisapia è riuscito a trasformare in realtà un sogno, facendo entrare la prima de La Scala nel carcere di San Vittore attraverso la diretta televisiva, diretta, seguita dagli ospiti della struttura, lo stesso sindaco, dal mentore della ricerca in campo medico Veronesi e dal Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri.
Ancora una volta l'Italia si perde in un dualismo, tradizionalisti ed avanguardisti animano in queste ore l'acceso dibattito che si è aperto sin dal calare del sipario sull'opera e solo il tempo potrà dire se quest'azzardo registico sia stato vincente o meno.
Immune dalle critiche è stata la soprano tedesca, unanimamente acclamata.