Premesso che chi scrive crede poco alle wiev delle case d'affari, tese come sono alle speculazioni facili e sempre in cerca di polli da spennare nell'ampio parco buoi degli investitori, vi propongo questo artciolo tratto da Trend - on-line. com di cui vi sottopongo il link concordando con quanto afferma Standard & Poors.
La ragione è semplice: un'Europa pensta per salvare le banche e renderle sempre più potenti, come può permettere che falliscano? Piuttosto effettueranno un prelievo forzoso ai nostri danni nel 2015. Ma le ritengo molto più solvibili in generale per pensare che spariscano. Del resto, basta guardare in casa nostra a quello che accade con MPS, una telenovela infinita ancora più dolorosa di " beautful".
Il link all'articolo: http://www.trend-online.com/prp/banche-ecofin-unione-bancaria-sp-moodys/2.html
Prevale un certo ottimismo in attesa di conoscere l’esito della riunione odierna dell’Ecofin che si terrà a Bruxelles, con l’obiettivo di trovare un accordo sul secondo pilastro dell’unione bancaria, ossia quello relativo al meccanismo unico di gestione delle crisi bancarie.
Si punta ad un’intesa entro la fine dell’anno, come confermato ieri dal presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il quale ha dichiarato che l’accordo sulle regole della risoluzione bancaria, sull’autorità unica di risoluzione, sui fondi di finanziamento e sui sistemi di garanzia dei depositi dve essere trovato entro la fine di quest’anno.
E’ questa una condizione per dotare l’unione bancarie degli strumenti tali da consentire alla BCE di procedere con gli stress test e di assumere operativamente la funzione di supervisore bancario a partire da novembre prossimo.
Non è detto che la riunione odierna dell’Ecofin possa essere risolutiva o se saranno necessari altri incontri che si terranno in ogni caso prima di Natale, come riferito ieri dal ministro delle finanze irlandese.
I due nodi chiave riguardano l’individuazione del soggetto che dovrà prendere la decisione finale sulle banche in crisi e la decisione su chi dovrà pagare il conto in caso di liquidazione degli istituti di credito. Intanto quest’oggi alla riunione dell’Ecofin sarà presentata una proposta in base alla quale al fondo di salvataggio Esm dovrebbe essere permesso di concedere alle banche prestiti che permetterano la chiusura ordinata degli istituti di credito in difficoltà.
Moody'S
Nelle ultime ore ad accendere i riflettori sulle banche europee sono stati gli analisti di Moody’s, i quali ritengono che i fondamentali del comparto resteranno ancora sotto pressione l’anno prossimo nella maggior parte dei Paesi dell’area euro. L’agenzia segnala che le autorità europee stanno ancora affrontando gli effetti della crisi finanziaria e sovrana, aggiungendo che è necessario più tempo affinchè le banche tornino in piena salute. Moody’s segnala che le condizioni economiche variano in Europa e pressioni negative su aspetti cruciali del merito creditizio delle banche, quali qualità degli asset, redditività e capitali, continueranno a farsi sentire sulle prospettive di molte banche nel 2014.
Standard & Poors
Meno pessimisti i colleghi di Standard & Poor’s secondo cui gli istituti di credito europei hanno tempo per continuare a migliorare la propria posizione di capitale, in modo da essere in grado di mitigare le vulnerabilità. Gli analisti di S&P si aspettano che il rating delle banche europee non sarà molto influenzato dall’esame della qualità degli asset da parte della BCE. L’agenzia ha spiegato infatti che il suo attuale scenario sul comparto sconta già la debolezza della qualità degli asset e del capitale, convinta anche che alcune banche possano muoversi in anticipo e adeguare il loro livello di capitale ancor prima che siano annunciati ad ottobre prossimo i risultati degli esami condotti dalla BCE.