Il libro del dietologo francese è stato un best seller in molti paesi, compresa l’Italia: la dieta è stata descritta come molto semplice poiché si basa su un elevato consumo di proteine, preferibilmente animali, specialmente nelle prime due fasi l’assunzione di proteine è tre volte superiore a quella consigliata dai nutrizionisti, cui si unisce un consumo di frutta e verdura troppo scarso per soddisfare il fabbisogno del nostro corpo; i nutrizionisti consigliano, infatti, un apporto calorico composto dal 55-60% di carboidrati, 30% di grassi e 15% di proteine.
L’Authority francese per la sicurezza alimentare e molti medici hanno lanciato l’allarme sugli effetti negativi che la dieta può avere sulla salute e hanno chiesto che vengano compiute delle ricerche scientifiche a riguardo; il risultato è stato che oltre a non essere efficace nel lungo termine, si ritiene che la dieta Dukan possa provocare problemi cardiovascolari, epatici e renali, per tali motivi fa male e non funziona.
La verità sulla Dieta Dukan |
La dieta iperproteica stravolge, quindi, i principi della piramide alimentare che consiglia il consumo giornaliero di frutta e verdura, mentre la carne dovrebbe essere limitata a un paio di volte la settimana, visto che l' uso potratto, induce anche allo sviluppo del cancro.
Anche la piramide ambientale ne è impattata negativamente poiché gli allevamenti di animali, specialmente di bovini, hanno un impatto pesante sull’ambiente: basti pensare che per produrre un chilogrammo di carne sono rilasciati nell’ambiente 26 chilogrammi di CO2 contro gli 0,67 per la stessa quantità di verdure di stagione; se pensiamo al consumo dell’acqua, siamo nell’ordine di grandezza di 15.500 litri per un chilo di carne contro i 240 impiegati per la verdura, infine anche la superficie di suolo necessaria ad assorbire le emissioni prodotte è molto alta: 109 metri quadrati per la carne contro i 3 della verdura.
Risulta naturale a questo punto chiedersi come abbia fatto Pierre Dukan a ignorare questi aspetti, ma ancor di più come abbiano potuto farlo milioni di persone che si sono votate alla sua dieta.
Per spiegare il successo della dieta occorre analizzare gli attuali stili di vita.
Nel 2006, una ricerca di Eurobaromentro ha stabilito che la maggioranza dei cittadini europei è consapevole del fatto che una dieta bilanciata e sana comprenda tutti gli elementi nutrizionali, purtroppo, però, il 31% degli intervistati ha affermato di non riuscire a rispettare una dieta bilanciata perché la preparazione del cibo è troppo lunga, il 27% non ha controllo sul cibo poiché non lo prepara personalmente e il 23% ritiene che il cibo sano non sia appetitoso.
Negli ultimi anni gli stili di vita sono cambiati radicalmente, a discapito soprattutto dell’acquisto e preparazione di cibo sano ed equilibrato, unendo a questo anche la crescente incapacità di trasferire conoscenze e competenze in ambito gastronomico, è facile comprendere che una dieta semplice e veloce come la Dukan abbia un enorme successo.
I cibi permessi, elencati in maniera precisa per ogni fase, possono essere consumati in abbondanza facendo risparmiare molto tempo in fase di preparazione.
L’ideale di magrezza oggi ricercato è perseguito senza preoccuparsi dei problemi che alcune diete, tra cui la Dukan appunto, possono provocare alla salute e all’ambiente; nonostante la crescente attenzione dei consumatori verso la sostenibilità e la sana alimentazione, quando si tratta di dimagrire l’importante sembra essere solo il risultato, da raggiungere nel più breve tempo possibile e con il minimo sforzo, importante quindi intensificare l’impegno sul fronte dell’educazione alimentare per porre l’accento sull’importanza di seguire una dieta equilibrata sia per la salute sia per l’ambiente.
Un passo in avanti è già stato fatto dall’Ordine dei Medici francese che ha deciso di radiare Pierre Dukan in seguito alle polemiche scaturite sul suo metodo.
Lo stesso Dukan aveva richiesto la radiazione, probabilmente per non dover rispondere delle pesanti accuse mosse contro la sua dieta.
La speranza è che il fenomeno Dukan possa servire da lezione per dietologi e nutrizionisti che nel futuro decideranno di lanciare nuove diete; qualora non fossero loro a interessarsi ai problemi di salute e ambiente, occorre che siano i consumatori a far sentire la propria voce: ecco perché la dieta Dukan fa perdere peso velocemente ma altrettanto velocemente provoca la ripresa di tutti i chili persi, oltre a creare danni nell’organismo; quindi fa male e non funziona.
Ricordando che vengono definite diete iperproteiche quelle che prevedono la riduzione fin quasi all’eliminazione totale dei carboidrati favorendo l’introito solo di proteine e grassi e per questo motivo vengono chiamate anche diete iperlipidiche: queste diete inducono affaticamento a molti apparati organici, dal motorio al cardio-cerebro-vascolare, dal nervoso all’immunitario, dal sistema endocrino all’ apparato digerente.
La società statunitense è paradigmatica per quanto riguarda la demonizzazione dei carboidrati suggellata dalla devastante dieta Atkins, colpevole di aver causato un’ abnorme quantità di casi di obesità, patologie di vario genere riguardanti tutti i sistemi organici, dal cardiovascolare al muscolo scheletrico ecc.. con grande sollazzo delle case farmaceutiche pronte ad intervenire per "salvare i malcapitati" con il farmaco di ultima generazione.
Ringraziando tanti nutrizionisti competenti, la dieta Atkins è caduta in disgrazia, però, ci ha pensato il dott. Dukan a fare un ripescaggio riveduto e corretto: per quanto riguarda la dieta Dukan, c’è da dire che questo medico francese già dal 2000 ci prova, ma successivamente grazie ad una grande campagna di marketing, e ad un consistente investimento sul web (con l’appoggio di qualche celebrity compiacente), nel 2009 la dieta Dukan cominciò a prendere piede.
Anche questa dieta non è niente altro che un'altra dieta iperproteica a base di pesce, uova, carne, salmone, tra l’altro piuttosto costosa, ipocalorica e quasi priva di carboidrati: pane, pasta, riso, cereali ecc.
Anche la dieta Dukan ha la pretesa di ridurre i livelli di insulina nel sangue eliminando i carboidrati e facendo un’abbuffata (si fa per dire) di proteine: ecco come fa a far perdere peso.
Essa prevede le fasi, di cui abbiamo già trattato negli articoli precedenti, suddivise in:
- Attacco ( tre – dieci giorni): solo proteine pure ( uova, pesce, carne, latticini a basso contenuto di grassi, salmone), bandite frutta e verdura.
- Crociera ( una settimana per ogni chilo da perdere): oltre le solite proteine si possono mangiare verdure a basso contenuto di zuccheri e anche in questa fase, come in quella precedente non vi è un sufficiente apporto di fibre, vitamine e carboidrati.
- Consolidamento (10 giorni per ogni chilo di peso perso): riappaiono i carboidrati, anche se pochi, ma è un regime ancora non ottimale per l’organismo.
Come risulta evidente dallo schema del processo respiratorio (ciclo di Krebs e catena di trasporto degli elettroni), in assenza di carboidrati si consuma molta più sostanza proteica; nonostante, però, la notevole quantità di proteine, avviene un’erosione della massa cellulare magra con conseguente tossicità da ioni di ammonio ( prodotto di scarto della combustione proteica ) e da chetoni ( acetone, da combustione parziale dei grassi, proprio quello che succede ai bambini quando mangiano pochi carboidrati e troppi grassi).
A parte il sistema gastro-intestinale che viene messo a dura prova, la riduzione di massa magra limita anche la disponibilità generale di acqua, che rappresenta il 70% della massa magra.
Considerando che la gran parte delle reazioni biochimiche avviene tramite mezzo acquoso, la carenza d’acqua può risultare molto pericolosa.
Ecco perché, quando propinano queste diete, consigliano di bere di più, anche per aiutare i reni, messi a dura prova dalle tossine prodotte dagli scarti metabolici.
Certo gli specialisti, ritengono inammissibile che queste diete siano consigliate da medici che dovrebbero avere a cuore la salute della gente, ma che invece hanno a cuore solo il loro portafoglio.
L’Ordine dei medici francese ha accusato il dott. Dukan di usare la medicina a soli scopi commerciali: nella sua dieta infatti è prevista l’assunzione di vari tipi di prodotti (crusca, integratori, bacche “miracolose”) che lui stesso mette in commercio: insomma, un business nel business.
Le diete iperproteiche come la dieta Dukan fanno perdere peso molto rapidamente, ma altrettanto rapidamente fanno riacquistare i chili persi e fanno perdere anche la salute: questa è la verità.
Secondo una ricerca francese l’80% delle persone che segue diete iperproteiche recupera tutti i chili persi nel giro di un anno: questo vale, non solo per la dieta Dukan, ma per tutte diete ipocaloriche in generale.
Quindi, ricapitolando la dieta Dukan è una dieta sbilanciata nei nutrienti, quindi molto pericolosa: è controindicata per soggetti ipertesi, cardiopatici, persone affette da patologie renali e persone che bevono poco; inoltre è stata dimostrata una correlazione tra eccessiva assunzione di carne e cancro al colon retto; quindi l’eccesso di proteine appesantisce fegato e reni per l’eccesso di scarti metabolici degli aminoacidi.
Il peso che si perde non è massa grassa ma massa magra: si pesa meno, e col tempo si creano sindromi metaboliche con slatentizzazioni che portano alla malattia.
I primi tre chili persi sono costituiti dalle scorte di glicogeno muscolare e dall’acqua ad esso legata, ma questo fa "scena" e le persone sono incentivate a proseguire.
La quantità di fibre (integratori) richiesta dalla dieta Dukan, nella terza fase, porta ad un impoverimento di vitamine e minerali il cui assorbimento è inibito dalla eccessiva quantità di fibre nell’intestino.
La fase due è una fotocopia della fase uno più qualche verdurina; l'eccesso di proteine porta ad una pericolosa forma di acidosi organica con il rischio che i reni non riescano ad espellere tutta la mole di acidi e tossici.
Sono stati riscontrati casi di: acidosi, amenorrea, alitosi, aritmia cardiaca, affaticamento renale, ematocrito sballato, problemi epatici.
Il Dott. Dukan parla di perdita di peso, non di grasso, e ha ragione, infatti come tutti i regimi alimentari privativi, la perdita di peso della dieta Dukan interessa in primis acqua corporea con relativi minerali, massa magra e cellulare, con conseguente erosione mitocondriale e muscolatura, quindi componente proteica.
La perdita di grasso resta una chimera, tra l’altro il ritorno alle abitudini precedenti fa si che l’organismo recuperi in fretta tutto ciò che gli era stato sottratto: per ovvi motivi, rimane ai lettori la scelta di osservare una dieta bilanciata accompagnata da attività fisica costante o attuarsi a "sbrigativi e miracolosi" rimedi, che poi miracolosi non sono, anzi dai risultati di chi se ne intende, sono dannosi.