Si può dare una definizione di futures come accordo futuro tra due parti che si impegnano ciascuno a vendere e comprare, come una sorta di standardizzazione di derivati, altro prodotto complesso il cui prezzo è legato al valore dei beni, azioni, valute, etc. , che vengono usati per coprire un rischio finanziario, il cosiddetto hedging.
Con i futures le due parti stabiliscono anticipatamente prezzo e quantità ma perfezionano lo scambio ad una data futura.
I futures sono tra gli strumenti finanziari più a rischio sui mercati regolamentati perché spesso non vengono negoziati soltanto per attività di copertura del rischio, ma anche con finalità speculative. Acquistare futures significa impegnarsi ad acquistare alla scadenza ed al prezzo prefissati un'attività sottostante.
Questa può essere sia reale che finanziaria.
Il primo è il caso delle materie prime acquistate per essere consumate (per esempio grano o caffè) oppure per un investimento (oro e metalli preziosi).
Nel secondo caso invece si parla di financial futures, i cui sottostanti possono essere per esempio una valuta o un indice borsistico.
I futures sono interscambiabili tra la loro attraverso la Clearing House, cioè la "Cassa di compensazione", che ne controlla le operazioni, fungendo da controparte per l'acquirente e per il venditore.
Passando alle cronache attuali va detto che alla chiusura di venerdì il futures FTSE Mib ha rimbalzato subito dopo la pubblicazione dei dati sull'occupazione Usa, poco prima di raggiungere la prima resistenza di 18.150 punti .
Il successivo livello è a 18.200 valore che se superato con decisa rottura potrebbe proiettare il derivato verso i 18.400 punti.
Qualora virasse al ribasso si dirigerebbe verso i supporti a 18.000 e 17.800 punti.