Ho da poco letto un libro su questo argomento,il cui titolo è Perdutamente ed è stato scritto ,con l'ironia tipica napoletana ,da Flavio Pagano.
Un racconto dolcemente malinconico, che fa molto riflettere, la storia di una madre che un giorno viene ritrovata alla stazione e non ricorda il motivo per cui si è recata in quel luogo ed il figlio, che va a riprenderla,comprende che è l'inizio di una nuova pagina di vita della sua mamma, ma anche di coloro che la circondano.
Ma perchè è andata alla stazione e poi cosa c'è scritto nella busta che le sporge dalla tasca ?
Tutta la famiglia assumerà il ruolo di caregiver , soprattutto i suoi figli; sarà un alternarsi di aneddoti ed episodi che si svolgono in luoghi come l'Inps o durante una semplice passeggiata,il tutto condito
sapientemente da molta ironia,un'ironia semplice e sdrammatizzante, tutta napoletana, intervallata da momenti di malinconia, quelli che sopraggiungono soprattutto la sera , quando il figlio assiste la madre che dorme e ripensa ai momenti in cui era lei ad assistere lui,bambino, quando aveva la febbre e ricorda il suo sguardo dolce e rassicurante.
"Le parole sono tessere di un mosaico,
tra l'una e l'altra,per quanto minuscolo sia,
resta sempre uno spazio.
Uno sguardo invece ti può ricoprire interamente,
come un'onda...
e come un'onda può portarti via".
Ma quante sono le volte in cui la madre non lo riconosce e lo scambia per il marito morto e quante volte il figlio pensa che la situazione è diventata insostenibile, bisogna controllarla in modo serrato affinchè non combini guai seri .
Ed intanto fantastica sul contenuto di quella famosa busta...
Le condizioni di salute della mamma peggiorano e ,in un momento di lucidità, esprime un desiderio,la realizzazione di un sogno da lei fatto in cui San Gennaro le faceva visita assieme a due angeli.
Ed il figlio l'accontenta trasformando la sua famiglia in...una compagnia teatrale.....e finalmente spunta la famosa lettera, contiene le parole che solo una madre può scrivere, le parole che toccano il cuore ed allora la perduta-mente si trasforma in un perdutamente.